Ambiente naturale:
prati sfalciati e concimati; da 0 a 2000m
Fioritura:
da maggio ad agosto
In giardino:
nei prati non passa inosservata questa pianta, riconoscibilissima dalla foglie astate e dalle infiorescenze che divengono rossastre. E’ una pianta commestibile, usata nell’alimentazione da tempo immemorabile. Il sapore aspro è dovuto alla presenza di acido ossalico. I romani la masticavano per far passare la sete. I lapponi la usavano per fare cagliare il latte. Veniva usata anche per smacchiare l’inchiostro dagli abiti.